domenica 16 novembre 2008

Ai posti di partenza (prima parte)

Riparte il blog, ispirandosi all'iniziativa di Vi, si fa una breve analisi dei team NBA360.

EASTERN CONFERENCE

ATLANTIC DIVISON

Questa divisione è sicuramente la più tosta dell’intera lega, difficile dire quale team la spunterà, tolto Toronto che vediamo un po’ indietro gli altri 4 son tutti team competitivi e sicuramente 3 di questi punteranno a qualcosa di più, andiamo ad analizzarli:


Starting 5: Parker, McGrady, Deng, Scola, Yao.
Boston è sicuramente uno dei team più completi della lega, con una panchina ottima e ricca di potenziale partendo da Fernandez, Millsap e Speights. La squadra punta nettamente al titolo NBA come uomini, bisognerà vedere se il coach riuscirà a far amalgamare le star in un progetto di gioco convincente. Il team è maturo per l’anello, anche perché non si vedono molti spiragli per il prossimo anno, quando inevitabilmente qualche star partirà per risistemare il monte ingaggi e poter rifirmare Deng (a meno che non venga ceduto proprio l’inglese).
Voto 7,5 poteva essere più alto ma tra ingaggi e progetto di gioco c’è molto da lavorare.



Starting 5: Calderon, Carter, Battier, Beasley, Bynum.
Team in ricostruzione per GM Bejelit, dopo la cessione di Duncan si da definitivamente l’addio ad ambizioni di titolo. C’è molto potenziale nel reparto lunghi con Beasley e Bynum, che potrebbero risultare dominanti nei prossimi anni, soprattutto il secondo. Carter è sempre una garanzia nei momenti caldi, Battier garantisce grinta, triple e difesa. Manca un vero gioco, di cui Calderon dovrebbe essere il “braccio” e Coach Bejelit la "mente". Bayless potrebbe essere un’altro importante innesto in chiave futura. I playoff dovrebbero comunque essere alla portata.
Voto 7 il team è solido e pieno di potenziale, bisogna avere pazienza.


Starting 5: Iverson, Artest, Anthony, Horford, Dalembert.
Quintetto solido per coach Vi, con molta sostanza nel pitturato, soprattutto con Horford. Artest è lo specialista difensivo, incaricato di bloccare l’avversario più pericoloso. AI e Melo sono i due terminali offensivi della squadra, con con due stelle del genere, un’assetto difensivo più che solido e tantissima sostanza e potenziale nelle riserve, su tutti Mayo, Chalmers, W.Chandler e Perkins i playoff sono più che assicurati, il team conoscendo la mentalità del Coach non lascerà nulla di intentato per la vittoria finale.
Voto 8+ il team non è il più forte sulla carta, c’è però un’attenzione difensiva sopra la media e la mentalità giusta per far strada, inoltre tantissimo potenziale soprattutto con la Rookie Class 2008.


Starting 5: Francis, Allen, Posey, Brand, Biedrins.
Dopo la finale del 2008, il team non è cambiato moltissimo. L’unico a partire è stato Miller, si è persa un po’ di solidità a discapito dell’esplosività di Francis (a patto che si riprenda definitivamente). Il team andrà certamente ai playoff, potendo contare su Brand, uomo franchigia, e degli ottimi tiratori come Allen, Peja e Mobley più l’intensità difensiva di Posey e Kurt Thomas.
La squadra dopo la stagione 2008 a mille, a detta dello stesso coach, rifiaterà nella regular season 08/09 per dedicarsi anima e corpo nelle partite che contano: ovvero i playoff.
Voto 7,5 la squadra ha perso qualcosa in difesa e regia con Miller, ma resta sicuramente una delle contendenti alla vittoria finale.


Starting 5: Mo Williams, Jackson, Lewis, Gooden, Camby.
Squadra tosta, con molto tiro da 3 quella di coach Gigetto, piena di talento e promesse come Stuckey e Villanueva e qualche veterano, manca la superstar per puntare a qualcosa di concreto e attualmente anche un gioco serio che esalti le caratteristiche del roster e dei titolari.
Vero è che il coach non ha potuto avere molto tempo a disposizione per far amalgamare i suoi, che per ora vivono di fiammate e giocate individuali, senza un vero spirito di squadra, cosa che protrà cambiare durante la stagione.
Voto 6+ si poteva dare sicuramente un giudizio maggiore, ma per ora ci sono tanti buoni giocatori e poche idee.


CENTRAL DIVISON

Divisione dove spiccano i campioni in carica dei Bulls, con a seguire Pistons e Cavaliers, che si contenderanno molto probabilmente il secondo posto e la possibilità di accedere ai playoff. Un po’ più indietro viediamo Peacers e Bucks, ma andiamo ad analizzare da vicino i vari team:


Starting 5: Ford, Bell, Prince, R.Wallace, B.Wallace.
Cambio in cabina di regia per i campioni Nba 360. Dopo l’addio di Kidd, a guidare i Bulls di Coach Teoni c’è TJ Ford. La squadra comunque non cambia filosofia, basandosi prevalentemente sulla difesa, con tanti specialisti. Il gioco offensivo si poggia sempre su Rasheed, il quale però può contare sulla velocità di Ford e l’ottima prensenza di Prince. Il team non è sicuramente come nomi uno dei più forti, ma l’esperienza del coach e la difesa tosta potranno far si che i Tori possano difendere il titolo.
Voto 8,5, perché sono i campioni, perché team difensivamente migliore non c’è, mezzo punto in più per il GM che sta tentando di ringiovanire il team.


Starting 5: Arenas, Richardson, James, Noah, Mohammed.
Il team di coach Illore ha cambiato poco dall’ultima stagione, la filosofia è sempre quella: basarsi sui piccoli. Certo Arenas e LBJ nello stesso team dovrebbero garantire i playoff, se contiamo anche sull’apporto di J-Rich. Manca però un lungo di rilievo che la dirigenza non sta cercando minimamente e questo portrebbe creare difficoltà contro team meglio attrezzati in quel reparto.
La squadra punta comunque alla zona playoff e con King James tutto è possibile.
Voto 6,5, il team ha 2 star di livello assoluto, il voto poteva essere più alto ma il reparto lunghi è veramente scarno.


Starting 5: Billups, Dixon, Nocioni, Gasol, Miller.
Il neo GM Sam c’ha messo poco a far capire su chi poggerà il team. Gasol è infatti l’uomo franchigia dei Pistons, che avendo ottime doti di passatore sfrutterà i raddoppi per trovare il compagno giusto su cui scaricare. La difesa è buona in alcuni elementi, manca però una guardia di rilievo oltre Billups. La panchina inoltre è il vero problema del team, non ci sono dei lunghi in grado si far riposare Gasol, che infatti è uno dei più spremuti a fine gara. Randolph e Mbah Moute potrebbero essere una buona risorsa. Il team comunque farà molta fatica per raggiungere i playoff, in una Eastern Conference ricca di roster sicuramente più forti.
Voto 6,5 il coach è abile a sfruttare i punti di forza del proprio roster, c’è un gioco molto ragionato e preciso, che può consentire quantomeno di tentare la corsa ai playoff.


Starting 5: Miller, Stevenson, Kleiza, Frye, Bogut.
Da molti considerato un team scadente, effettivamente non c’è la stella in grado di caricarsi la squadra nei momenti di difficoltà. C’è comunque un buon progetto di ricostruzione, anche se qualche mossa in sede di trade sarebbe da rivedere. Potenziale da esplorare soprattutto in Bogut, Frye, Kleiza e Carney. Il roster ha buoni cambi in ogni ruolo, il che consente di non scendere molto di livello tra titolari e riserve, questo potrebbe essere un punto di forza quando si incontreranno squadre con panchine corte o di basso livello.
Il team difficilmente arriverà ai playoff, anche se coach Alex ci crede e chiederà sempre il massimo dai suoi uomini ad ogni gara.
Voto 6 di incoraggiamento.


Starting 5: Ridnour, Gordon, Morrison, K.Martin, Pachulia.
Squadra soggetta sicuramente ad ulteriori cambiamenti prima e durante la stagione. Il team ha del potenziale in panchina con Tyrus Thomas, Alexander e Belinelli. L’uomo franchigia è Ben Gordon, che incarna l’incostanza del team, che sicuramente non andrà ai playoff, ma potrà fare qualche grande prestazione e prova d’orgoglio durante la Regular Season. Manca del tutto una difesa solida e la volontà da parte di GM Vando di creare un team competitivo ai massimi livelli.
Voto 5 soprattutto alla dirigenza, priva di un progetto per tornare competitivi, poco genio e molta sregolatezza.



SOUTHEST DIVISION

In questa division spiccano assolutamente i Magic, che difficilmente perderanno la vittoria della Southest e quindi l’ingresso automatico ai playoff. Al secondo posto mettiamo i Wizards, pericolosamente incalzati dagli Heat, fanalini di coda Hawks e Bobcats, ma possibili sorprese della stagione:


Starting 5: Alston, Pietrus, Dunleavy, Harrigton, Magloire.
Gli Hawks sono un team senza pretese di Playoff, potranno togliersi qualche soddifazione in regular season, dato che ci sono buoni punti nelle mani dei titolari ma sono sostanzialmente un progetto a lungo termine, come dimostrano le 3 prime scelte 2009.
La squadra quindi salvo sorprese o meriti di coach Tostau sarà fuori dalla lotta playoff, non spicca nessun giocatore in grado di fare la differenza e risolvere le partite.
Voto 6+, come incoraggiamento per le stagioni future.


Starting 5: Udrih, Stackhouse, Bowen, Okur, Kaman.
Quintetto solido per GM Hones, che può alternare veterani come Bowen, Stack e Barry a giovani promesse come i due Green (Willie e Gerald). I problemi vengono nel reparto lunghi, dove non ci sono vere alternative a Okur e Kaman, tolto Nesterovic.
Il team si basa molto sul tiro da 3, quindi tutto dipenderà dalle % che i Gatti terranno nel corso della RS per decretare o meno l’entrata ai playoff, cosa comunque molto difficile.
Voto 6, non si vedono molti margini, tranne la possibile esplosione dei due Green.


Starting 5: Rose, Ginobili, J.Smith, Aldridge, Duncan.
Dopo la deludente stagione 2008, i Magic si ripresentano ai blocchi di partenza come uno dei team più forti della lega. Ginobili e TD sono arrivati proprio per tentare l’assalto all’anello. Il quintetto è sicuramente uno dei migliori soprattutto difensivamente, manca forse qualcosa nel tiro oltre l’arco con Rose e Josh Smith. La panchina non è delle migliori lin chiave anello 2009, manca qualche veterano, ma c’è tantissimo potenziale, e l’intercambiabilità di Smith, TD e Aldridge potrà sicuramente sopperire alla mancanza di un lungo di backup rilevante. Molti cambiamenti e la stagione disastrosa 2008 rendono ancora incerto il gioco di coach Ramones, che però avrà tutta la regular season per affinarlo. Ci si aspetta come minimo un 2° turno ai playoff, mentre il massimo ovviamente sarebbe la vittoria finale.
Voto 8,5 sicuramente uno dei team da battere, creato per puntare sia sul presente con TD e Ginobili, sia sul futuro con Aldridge, Josh Smith e Rose più tutti gli altri interessantissimi giocatori della panchina.


Starting 5: Terry, McCants, Jones, Wright, O’Neal.
Grande lavoro durante la season 2008, per Karim, GM che ha preso in mano il team a metà stagione, dopo la disastrosa gestione precedente. Il team non è dei migliori, ma comunque il GM è riuscito a portare in Florida 2 veterani dal contratto ingombrante ma di valore: Terry e O’Neal.
Il Diesel è l’uomo franchigia del team, il fulcro offensivo del gioco degli Heat e finchè lui reggerà il team può comunque lottare per un posto nei playoff, anche se il raggiungimento della post season sarebbe una grandissima impresa per gli uomini di Coach Karim. C’è anche del buon potenziale con McCants e B.Wright da non sottovalutare.
Voto 7 per il gran lavoro svolto, aver dato un’indentità ad un team che sembrava averla persa.


Starting 5: Nash, Redick, Gallinari, Jamison, Dampier.
Squadra che rispecchia il proprio GM Andy. Tanto talento in campo, proca propensione alla difesa ma ottimo impianto di gioco. Nash e Jamison sono le due frecce nell’arco del coach, che spera in Gallinari e Farmar come forza aggiunta. Il team comunque c’è, quello che può subire in difesa dovrebbe aver la forza di restituire in attacco, il coach sta lavorando sodo. Qualche trade andrebbe rivista ma il GM preferisce il talento e il potenziale alla solidità, cosa che potrebbe ripagarlo nel giro di qualche anno o affossarlo ancor di più.
Voto 6,5 al team manca propensione difensiva e qualche talento ancora inesploso. Al momento il roster resta una scommessa da vincere per il GM.



Tra qualche giorno la seconda parte con la Western Conference.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono Teoni e sono il più forte! Infatti ho vinto la seconda settimana del torneo TEAM 2k, dedicata a stabilire chi sia il più lamer della terra. Potete vedere la mia foto appena accedete all'online, mi chiamo CERTIFIED STAR! Sono proprio io! CERTIFIED STAR=TEONI!

Anonimo ha detto...

trovo ingiusto il voto dato a illo, non basatevi solamente solo sulle prestazioni in nba, ma anche dai ratings nel gioco.

Anonimo ha detto...

io credo che vando fara il culo a molti questanno