lunedì 17 novembre 2008

Ai posti di partenza (seconda parte)

Ecco la seconda e ultima parte di questa rubrica pre-stagione.


WESTERN CONFERENCE

NORTHWEST DIVISION

Una delle division più equilibrate della lega con Blazers e Nuggets sicuramente meglio attrezzate e le mine vaganti Jazz e Thunder con a seguire i T’Wolves. Diamo un’occhiata più nello specifico:


Starting 5: Barbosa, Hamilton, Iguodala, Craig Smith, O’Neal.
Squadra molto tosta quella di coach Soulmover, che pare abbia trovato la giusta amalgama per gestire i suoi ottimi giocatori. Manca un vero playmaker al team e un reparto lunghi che possa supportare JO, ma c’è un ottimo progetto di gioco, inoltre ci sono molte prime scelte 2009 e 2010, che potranno dar continuità ad un team già molto buono. Playoff assicurati per i Nuggets, a cui manca però ancora qualcosa per tentare la scalata finale.
Voto 8, team ricco di potenziale e giocatori solidi e tante scelte, sicuramente una garanzia per le stagioni future.



Starting 5: Duhon, Szczerbiak, Granger, Yi, Garnett.
Team a prima vista solido quello di GM Vyger. Spiccano le individualità di Garnett, attualmente il miglior lungo della lega, e del molto migliorato Granger, vicinissimo alla consacrazione definitiva. Manca del tutto una panchina in grado di sostenere le ambizioni del team. Yi deve ancora migliorare e dimostrare il suo potenziale. Il reparto guardie è discreto ma non c’è niente che possa far fare un netto salto di qualità. Al momento il Coach ha avuto anche problemi a gestire gli allenamenti, percui ha delegato il tutto agli assistenti. Per questo motivo e per la poca profondità del roster oltre a KG e Granger il team lotterà difficilmente per i playoff.
Voto 6- manca prospettiva al progetto, e un lavoro sul campo sufficiente a creare un’amalgama di squadra, mezzo voto in più qualora ritorni il Coach a pieno ritmo.

Starting 5: Nelson, Redd, Turkoglu, Murphy, E.Thomas.
Nuova stagione e nuova città per GM Alessandro, molto attivo in sede di trade in questa pre-season. La squadra non è delle migliori, mancano dei lunghi al livello del reparto piccoli del team, che invece può vantare l’ottimo Nelson in cabina di regia e 2 bocche di fuoco strepitose come Redd e Turkoglu. Murphy putroppo non basta però per consentire al team di puntare in alto, anche se Coach Alessandro è capace di tirar fuori il 110% dai proprio giocatori. In panchina si possono trovare altri punti da Peterson e Radmanovic, e qualche giocata difensiva da Sefolosha e Najera. Conterà tantissimo l’abilità del Coach per raggiungere i playoff, che roster alla mano può non essere così scontato.
Voto 7 soprattutto per le trade, dopo la riconversione a prendere giocatori a stelle e strisce e perché il gioco di coach Ale è una garanzia.


Starting 5: B.Davis, Pierce, Butler, Marion, Oden.
Dopo la scorsa season si è passati ad un’altra filosofia, rispetto ai due playmaker in campo. Sicuramente il miglior team nel reparto piccoli, con anche Outlaw e Tony Allen ottimi cambi per le 3 stelle assolute del quintetto. Manca qualcosa nel reparto lunghi, dove riadattato Marion oltre Oden e Nene, non c’è una vera ala grande per puntare diretti al titolo. La qualità del team dovrebbe permettere comunque di giocarsela con tutti. L’anello è difficile ma non impossibile, Marion è stato l’MVP delle Finals Eslam 2006 giocando ala grande e se Oden cresce, considerando gli altri 3 spot del quintetto eccezionali tutto può succedere.
Voto 8- ottimo team, buonissima situazione salariale, manca una vera PF di ruolo.


Starting 5: D.Williams, Brewer, Korver, Boozer, Haywood.
Buona squadra per GM Warrick, che ha preso un team con Butler e Durant e poco altro e con un’ottimo lavoro in sede di trade ora si ritrova con una delle migliori coppie lungo-piccolo della lega: Boozer-Williams. Su questo si basa il team, con buoni specialisti e qualche veterano. Sicuramente non è un team da titolo, ma siamo sicuri che una coppia del genere meriti di approdare ai playoff. L’impresa non è proibitiva, ma i Jazz e il suo coach non dovranno sottovalutare la concorrenza.
Voto 8 soprattutto merito delle ottime trade fatte e di aver rifondato un team in poco tempo, portandolo subito ad un buon livello, con ottime individualità. D-Will e Boozer sono una garanzia, anche per le prossime stagioni.


PACIFIC DIVISION

In questa division a farla da padroni saranno presumibilmente i Kings, a seguire vediamo sullo stesso livello, anche se per motivi diversi, Clippers e Lakers, leggermente sotto i Suns. Fanalino di coda i Warriors, che tenteranno di colmare il gap con la grinta.



Starting 5: Ellis, Azubuike, Gomes, Maxiell, Swift.
I Warriors difficilmente andranno ai playoff, c’è comunque del talento, su tutti Ellis. Manca però una solidità difensiva, anche se il reparto lunghi difensivamente non è malissimo. Il team giocherà per divertirsi e togliersi magari qualche soddisfazione, facendo qualche scalpo illustre. Il progetto è ancora agli inizi, con molto potenziale inespresso. La corsa ai playoff però è tutt’altra questione.
Voto 6, il team non è all’altezza delle concorrenti, mancano scelte per un effettivo salto di qualità nelle stagioni future, c’è comunque molto potenziale e la situazione salariale è ottima.


Starting 5: Paul, J.R. Smith, Kapono, Jefferson, Varejao.
Team enigmatico quello di coach Vince: Paul e Jefferson da soli dovrebbero garantire i playoff. La dirigenza sta cercando un centro di rilievo per puntare in alto ma c’è del buon materiale dalla panca e ottimo potenziale, come Robinson, Foye e JR Smith. Il team però sembra poco concreto e non molto fiducioso nei propri mezzi, manca un’assetto difensivo solido, dove oltre a Paul c’è veramente poco.
Voto 6,5 poteva essere più alto, ma, al momento, manca la mentalità giusta per sfruttare il grande poteziale del team.



Starting 5: Tinsley, Bryant, Durant, Lee, Ilgauskas.
I Lakers dopo la disastrosa annata 2008, han messo su un’ottimo roster, l’anello è lontanissimo e per ora l’obbiettivo principale è riuscire ad entrare nei playoff, anche se con Kobe è lecito sognare. Il team è comunque buono, Kobe eleva nettamente il livello potendo contare sul potenziale di Durant e anche le riserve non sono da sottovalutare soprattutto Session, Ariza e Bargnani. Manca un vero gioco, soprattutto migliorabile l’assetto difensivo e la selezione di tiro dove spesso Bryant è costretto a forzare più del dovuto. Squadra che è entrata nella filosofia dello step by step, primo obbiettivo playoff.
Voto 6,5, il voto poteva essere più alto ma manca un vero progetto in campo per consentire al team di togliersi quelle soddisfazioni che contano.



Starting 5: House, Miller, Jefferson, Stoudamire, Curry.
Pessima la scelta di dare via Nash, Coach Kemp sta ancora cercando il sostituto, anche se al momento l’unico candidato è House, con la regia affidata a Miller. Il team, ad ogni modo, è ottimo e può contare dalla panchina su due promesse come Jeff Green e Marvin Williams, più la scommessa Robin Lopez. I playoff dovrebbero essere d’obbiligo per una squadra del genere anche se restano molte perplessità sullo spot di playmaker, sicuramente la franchigia messa peggio da questo punto di vista.
Voto 6 almeno un voto in meno per la cessione troppo avventata di Nash.



Starting 5: Hinrich, Martin, Wallace, Randolph, Okafor.
Team ottimo quello dei Kings, che coach Bullo fa girare a meraviglia. Quintetto solido, anche se manca un vero centro. Ma con Martin uomo franchigia, Wallace baluardo difensivo, l’apporto di Zach Randolph nel pitturato e un’ottima panchina con scommesse e gran potenziale i Kings si candidano per un posto d’onore in Regular Season, manca forse una vera superstar per il salto di qualità, anche se il gioco espresso è uno dei migliori, soprattutto in difesa.
Voto 8 anche senza una vera superstar i Kings posso aspirare ad un ruolo da protagonista.


SOUTHWEST DIVISION

Nella Southwest verosimilmente sarà una gara a due tra Mavericks e Spurs, con a seguire i Rockets e l’incognita Hornets. I Grizzlies sono oggettivamente indietro e salvo miracoli non saranno presenti nella post-season.


Starting 5: Bibby, Crawford, Kirilenko, Nowitzki, Howard.
Team tra i più forti della Western Conference, mix di potenziale e classe con la coppia di lunghi più forte dell’intera lega. Pare però che ci siano stati problemi al training camp e il lavoro di coach Erik per creare un gioco armonioso e completo sembra lontano dall'essere concluso. I playoff sono assicurati con un team così, ma per la corsa all’anello siamo indietro. La dirigenza si può rallegare con le 6 prime scelte 2009 che ha raccolto e quindi sulla continuazione di un progetto a lungo termine.
Voto 8 il team è molto forte, c’è un buon progetto su giovani, ma manca un reale gioco per tentare l’assalto al titolo 2009.



Starting 5: Kidd, Johnson, Barnes, Odom, Przybilla.
Team sicuramente solido quello di coach Maddox, la squadra ha una buona intesa di gioco dove spiccano le individualità di Kidd, JJ e Odom. In panchina manca qualcosa, oltre Evans, ci sono le scommesse Livingston e Brown che al momento non consentono il definitivo salto di qualità. La squadra comunque è da Playoff, merito del Coach che mette in condizione le proprie stelle di giocare al meglio. Potrebbe essere il team rivelazione 2009.
Voto 7 il roster è buono e pare proprio che coach Maddox abbia trovato un’ottimo piano di gioco.



Starting 5: Hughes, Roy, Gay, Love, Gasol.
Team molto giovane quello del neo GM Denied, d’obbligo ricostruire puntando su Roy. Manca un vero playmaker titolare anche se il duo Hughes-Roy garantisce un buon assetto difensivo. Tanta energia anche sotto canestro con Gasol. Il team non pretende di certo di finire ai playoff, anche se il coach un pensiero concreto l’ha fatto, sperando nell’esplosione definitiva del tanto potenziale a disposizione. La panchina è il punto dolente del team, oltre alle mancanze del reparto lunghi. C’è ancora molto lavoro da fare per il GM.
Voto 6,5 di incoraggiamento per la nuova dirigenza, il potenziale c’è tutto per risalire la china in un paio di stagioni.



Starting 5: Rondo, Howard, Thornton, West, Boone.
Gli Hornets sono stati molto attivi in sede di trade. La squadra è buona, anche se manca un centro degno di tale nome, ci sono ottime individualità e un buon assetto difensivo perimetrale. Il team paga nel reparto lunghi, dove i soli West e Bass non bastano assolutamente per avere un roster competitivo ai massimi livelli. C’è comunque ottimo potenziale e qualche giovane scommessa. Il coach e la squadra devono ancora trovare la giusta convinzione nei propri mezzi, raggiunta quella si potrebbe anche tentare l’assalto ad un posto ultile per la post-season, cosa che al momento sembra comunque molto difficile.
Voto 6+ di incoraggiamento, il team è comunque buono paragonato ad altri avversari e c’è dell’ottimo potenziale, manca la grinta giusta e per questo mezzo voto in meno.



Starting 5: Harris, Wade, Udoka, Bosh, Chandler.
Squadra molto tosta quella di coach Grun, che in pre-season ha preso Bosh a discapito di tanti punti e 2 ali piccole come Lewis e Stu Jack. Il gioco si basa sostanzialmente sulle due star, Wade e Bosh (entrambi della rookie class 2003) e sull’ottima coppia di lunghi titolari. L’assenza di valide alternative nel reparto guardie, oltre ad Harris, lascia perplessi, ma coach Grun fa girare al 110% il team, che punta ai PO. Se come nella pre-season coach Grun riuscirà ad ottenere il massimo dai suoi si può sperare in traguardi più alti, sopperendo alle mancanze della panchina.
Voto 7+ il team è buono
, manca un'ala piccola degna di tale nome e tutta la responsabilità della stagione pesa sul duo Bosh-Wade.

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